Questi sono solo alcuni dei moltissimi casi clinici passati da questo studio
Questa è una sezione in continuo aggiornamento per via della disparata casistica che passa dallo studio.
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Laura 7 anni serra i denti la notte in modo molto forte da sempre, ha anche un carattere particolare, nel senso che durante la visita non mi guarda neanche in faccia e non risponde alle mie domande, ma risponde alla mamma a bassissima voce, anche a scuola, mi dice la mamma che non ha un buon rapporto con le compagnette, e spesso ha mal di pancia la mattina prima di andare a scuola, i voti sono invece molto alti, i genitori sono separati da 3 anni; iniziamo la cura omeopatica, la rivedo dopo 2 mesi e la madre mi dice che il serrare i denti è diminuito moltissimo, e con me invece l’attegiamento è un poco più aperto, ma con un atteggiamento di sfida; dopo altri 2 mesi la mamma mi dice che serra i denti pochissimo e che non ha più mal di pancia la mattina, si rapporta con me sempre in modo timido, ma collaborativo.
Anna 36 anni, le causa un grande mal di testa che va da ottobre fino in primavera e peggiora col freddo e con l’umidità, col dolore deve chiudere l’occhio del lato interessato che lacrima, ed ha il naso chiuso, lavora in uno studio medico come segretaria ed il medico ha dato antibiotici con i quali è migliorata, ma non guarita e solo per qualche settimana. Inizia la terapia omeopatica, e nei primi 2 mesi (alla visita di controllo), mi riferisce che ha avuto solo 2 mal di testa !! Successivamente ha avuto come l’impressione che il mal di testa stesse per venire, ma non è venuto, e nei 6 mesi successivi solo 1 mal di testa !!
Matteo 19 anni, va all’università a Bologna e forse perchè vive in una casa polverosa, accusa dei fortissimi mal di testa, che migliorano con la pressione forte, col calore locale e deve stare al buio , espettora muco di colore verde, a volte non riesce a dormire la notte, e deve subito prendere una bustina.Inizia le gocce omeopatiche e mi dice che nell’arco di 2 mesi i mal di testa sono completamente passati !!
Concetta 64 anni, da diversi anni dolore sotto i talloni, sopratutto a sx, ma da qualche mese peggio, fa delle radiografie dove è evidente l’esostosi calcaneare. ha anche provato a cambiare tipo di scarpe ed ha avuto dei parziali miglioramenti; iniziamo la cura omeopatica e nell’arco di qualche settimana scompare il dolore acuto, per lasciare il posto ad un dolore più sordo; dopo 2 mesi mi dice che i dolori sono scomparsi ed addirittura anche le mani (dove ha una palese artrosi deformante con esostosi), mi dice che sono meno doloranti, la invito a fare una nuova radiografia ai piedi, ma mi dice che l’importante per lei è che il dolore sia scomparso
Edoardo 4 mesi, da un mese va di corpo con fatica, cioè anche se le feci sono morbide, va di corpo ogni 4-5 giorni, se supera i 5 gg. i genitori stimolano l’ano con un cotton fioc finchè non evacua; iniziamo la cura omeopatica ed ha subito degli aggravamenti omeopatici, cioè la prima notte è stato molto irrequieto, ha voluto poppare ogni ora ed ha fatto tanti scorreggi puzzolenti, l’indomani è andato di corpo, ma è rimasto lagnoso, e così anche i giorni successivi, ma in maniera decrescente, la frequenza dell’evacuazione invece è andata ad aumentare e nell’arco di circa 10 gg si è regolarizzato tra le 2 e le 3 evacuazioni al giorno.
Domande Frequenti e relative risposte
Molte domande mi vengono poste frequentemente, ho pensato di riassumerle qui. Se avete richieste più specifiche non esitate a contattarmi.
Ciò significa che un paziente che vuole intraprendere una terapia omeopatica, e sta già facendo una terapia tradizionale, e non la vuole interrompere, non deve fare nessun tipo di scelta, cioè non è davanti ad un bivio dove deve decidere se seguire la medicina tradizionale oppure l’omeopatia, ma può tranquillamente farle entrambe contemporaneamente.
In genere succede che dopo un pò, visti i differenti risultati ottenuti con l’omeopatia, il paziente stesso riduce, fino ad eliminare, la terapia tradizionale.
Mamme che avevano già uno o due figli, ed in seguito hanno un altro figlio nato con l’omeopatia in gravidanza, notano enormi differenze, tra l’ultimo nato ed i precedenti, sopratutto in merito alla maggiore resistenza verso le malattie.
Il rimedio si può dare direttamante al bambino, oppure alla madre che, assumendolo per bocca, glielo trasferirà attraverso il latte.
Importante sottolineare come anche la medicina tradizionale ha riconosciuto che in caso di chemio e/o radio, l’omeopatia riesce a mitigare i pesanti effetti collaterali di queste, ed è per questa ragione che è consigliata l’omeopatia a chi deve fare chemio e/o radio.