Questi sono solo alcuni dei moltissimi casi clinici passati da questo studio
Questa è una sezione in continuo aggiornamento per via della disparata casistica che passa dallo studio.
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Gaudenzio 64 anni, hanno dovuto mettere un catetere permanente perché non riusciva più ad urinare. Inizia subito la terapia omeopatica e dopo una settimana, alla rimozione del catetere, riesce ad urinare da solo anche se non benissimo per ristabilirsi completamente in 2 settimane. Dopo un mese ricaduta, ma stavolta senza rimettere il catetere, ma con la sola terapia omeopatica, in una settimana urina di nuovo regolarmente.
Mirko 4 anni, è nato a termine e normopeso, ma era violaceo e gelato alla nascita e con forti difficoltà respiratorie, all’aspirazione del liquido bronchiale, in sala parto, usciva sangue rosso vivo, nell’arco di 4 giorni Mirko si riprende, ma ha delle aree di ipoecogenicità ai lati dei ventricoli del cervello, ed a 4 mesi ancora non riesce a reggere il capo e fanno la diagnosi di “ipotonia”, ha iniziato a deambulare a 21 mesi, ha anche iniziato a parlare con ritardo ; all’età di 4 anni, quando Mirko viene in visita, cammina in modo atassico, cioè a scatti e barcollando e facendo una sorta di zig zag; dopo qualche settimana la mamma mi riferisce che è subito migliorato l’equilibrio e che si arrampica senza cadere, è migliorata anche la prensione delle dita ; a 2 mesi dall’inizio della terapia omeopatica, con mia enorme gioia e meraviglia, la madre mi dice che Mirko ha imparato ad andare in bici !!! i genitori sono entusiasti, mi dicono anche che è migliorato il grado di attenzione e che guarda anche la tv, anche le maestre dicono che è migliorato ! a 9 mesi di cura i muscoli si sentono tonici, ha molta più forza e riesce ad andare in bici bene, è migliorata la manualità, cioè riesce a tenere una penna in mano, a tenere le posate, riesce a fare delle frasi complete, ha smesso anche l’enuresi notturna che aveva, adesso riesce addirittura a correre ! anche se ancora non in modo armonico
Domande Frequenti e relative risposte
Molte domande mi vengono poste frequentemente, ho pensato di riassumerle qui. Se avete richieste più specifiche non esitate a contattarmi.
Ciò significa che un paziente che vuole intraprendere una terapia omeopatica, e sta già facendo una terapia tradizionale, e non la vuole interrompere, non deve fare nessun tipo di scelta, cioè non è davanti ad un bivio dove deve decidere se seguire la medicina tradizionale oppure l’omeopatia, ma può tranquillamente farle entrambe contemporaneamente.
In genere succede che dopo un pò, visti i differenti risultati ottenuti con l’omeopatia, il paziente stesso riduce, fino ad eliminare, la terapia tradizionale.
Mamme che avevano già uno o due figli, ed in seguito hanno un altro figlio nato con l’omeopatia in gravidanza, notano enormi differenze, tra l’ultimo nato ed i precedenti, sopratutto in merito alla maggiore resistenza verso le malattie.
Il rimedio si può dare direttamante al bambino, oppure alla madre che, assumendolo per bocca, glielo trasferirà attraverso il latte.
Importante sottolineare come anche la medicina tradizionale ha riconosciuto che in caso di chemio e/o radio, l’omeopatia riesce a mitigare i pesanti effetti collaterali di queste, ed è per questa ragione che è consigliata l’omeopatia a chi deve fare chemio e/o radio.