Questi sono solo alcuni dei moltissimi casi clinici passati da questo studio
Questa è una sezione in continuo aggiornamento per via della disparata casistica che passa dallo studio.
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Carmela 36 anni, geloni a tutte le dita delle mani ed a qualche dito dei piedi, iniziati circa 20 anni fa, lavora in un bar e maneggia in continuo acqua. Le dita sono bluastre ed a volte qualcuno diventa biancastro con perdita della sensibilità. Le peggiorano sia se lavora, sia se le mette vicino ad una fonte di calore, mentre migliorano se le mette in acqua fredda, e se si gratta, a causa del forte prurito, può rompersi la pelle. All’inizio della terapia i geloni rimangono, ma per un periodo minore, cioè vanno e vengono, sono scomparsi il dolore ed il prurito e dopo qualche settimana non vengono più
Giovanni 30 anni, geloni d’inverno, sopratutto alle mani e qualche vola alle orecchie, in particolare se entra in locali riscaldati, che ha da circa 5 anni, peggiorano con l’umidità, ma se c’è freddo secco non ci sono problemi, oltre al prurito ha dolori tipo ammaccatura ; appena iniziata la terapia omeopatica spuntano subito i geloni, anche se siamo ancora all’inizio di novembre, cioè prima del previsto, sono spuntati anche sotto le unghie ed anche ai piedi, dove li aveva avuti raramente (aggravamento omeopatico che c’è all’inizio della terapia, ed è un segno estremamente positivo di futura guarigione), aveva prurito addirittura anche di notte (mai successo), abbiamo sospeso il rimedio e tutto è tornato come prima ; abbiamo ripreso il rimedio e sono tornati i geloni, ma stavolta solo a livello di macchie, cioè senza dolore nè prurito e risospendendo il rimedio sono nuovamente scomparsi ; alla successiva ripresa del rimedio è comparso solo il prurito, ma senza geloni ; all’arrivo dell’inverno sono spuntati dei geloni quasi accennati ; ad oggi sono trascorsi altri 11 inverni senza più geloni
Domande Frequenti e relative risposte
Molte domande mi vengono poste frequentemente, ho pensato di riassumerle qui. Se avete richieste più specifiche non esitate a contattarmi.
Ciò significa che un paziente che vuole intraprendere una terapia omeopatica, e sta già facendo una terapia tradizionale, e non la vuole interrompere, non deve fare nessun tipo di scelta, cioè non è davanti ad un bivio dove deve decidere se seguire la medicina tradizionale oppure l’omeopatia, ma può tranquillamente farle entrambe contemporaneamente.
In genere succede che dopo un pò, visti i differenti risultati ottenuti con l’omeopatia, il paziente stesso riduce, fino ad eliminare, la terapia tradizionale.
Mamme che avevano già uno o due figli, ed in seguito hanno un altro figlio nato con l’omeopatia in gravidanza, notano enormi differenze, tra l’ultimo nato ed i precedenti, sopratutto in merito alla maggiore resistenza verso le malattie.
Il rimedio si può dare direttamante al bambino, oppure alla madre che, assumendolo per bocca, glielo trasferirà attraverso il latte.
Importante sottolineare come anche la medicina tradizionale ha riconosciuto che in caso di chemio e/o radio, l’omeopatia riesce a mitigare i pesanti effetti collaterali di queste, ed è per questa ragione che è consigliata l’omeopatia a chi deve fare chemio e/o radio.