Generare bambini sani

Dal greco “eu” vuol dire buono, “genos” vuol dire generato, cioè ben nato. E’ una metodica omeopatica che ha lo scopo di generare bambini sani e resistenti verso le malattie.
Sappiamo che qualsiasi cellula, durante la sua vita e durante la sua replicazione, opera continuamente delle scelte, come un’auto nel traffico che deve girare a destra o a sinistra o andare dritto ecc.

L’omeopatia agisce indirizzando le cellule verso le scelte biologiche migliori, per cui in un embrione, in un feto, dove le cellule sono in continua replicazione, gli effetti dell’omeopatia sono ben più evidenti.

Si inizia dai genitori, che già 3 mesi prima del concepimento devono assumere ciascuno il proprio rimedio omeopatico, in modo che si selezionano, in ciascuno dei genitori, i gameti migliori, cioè spermatozoi ed ovuli migliori.

Poi la madre per tutta la gravidanza deve assumere il rimedio del bambino, che opererà le scelte migliori in tutti quei miliardi di piccole cellule che si stanno moltiplicando per dare luogo al bambino che nascerà.

Esiste una tecnica per stabilire qual è il rimedio del bambino, prima ancora che nasca, attraverso i cambiamenti della madre in gravidanza rispetto alla madre stessa quando non era gravida, cambiamenti relativi al carattere, al comportamento, ai gusti alimentari, ai rapporti sociali ecc. cioè se ad es. Teresa è incinta di Giorgio, allora Teresa in quei nove mesi si comporterà come Giorgio, avrà i suoi stessi gusti alimentari, il suo rapporto col caldo o col freddo, avrà il suo carattere più timido o più estroverso, e chi ha avuto una o più gravidanze sa che è così !! Trovare il rimedio per Giorgio prima che nasca ha 2 scopi : 1) quello di fare assumere alla madre per nove mesi il rimedio che farà bene a Giorgio; 2) appena Giorgio nascerà ed avrà le colichette o i rigurgiti o quant’altro avrà già il suo rimedio per potere essere subito curato.

L'eugenetica per migliorare la vita del nascituro

Molti vengono da me senza avere fatto la terapia prima del concepimento, ma quando c’è già la gravidanza, ed in questo caso faremo solo la seconda parte dell’eugenetica, cioè quella sul feto.

Molte mamme, che aveva già uno o due figli, prima di conoscere me, cioè senza eugenetica, e dopo hanno avuto un terzo figlio con eugenetica, notano delle differenze notevoli tra i fratelli soprattutto riferendosi alla maggiore resistenza di questi ultimi verso le malattie.

Domande Frequenti e relative risposte

Molte domande mi vengono poste frequentemente, ho pensato di riassumerle qui. Se avete richieste più specifiche non esitate a contattarmi.

Le terapie della medicina tradizionale sono di tipo chimico, l’omeopatia è costituita da onde elettromagnetiche, per cui è una medicina di tipo fisico, di conseguenza tra i due tipi di terapia non esiste nessuna interferenza.
Ciò significa che un paziente che vuole intraprendere una terapia omeopatica, e sta già facendo una terapia tradizionale, e non la vuole interrompere, non deve fare nessun tipo di scelta, cioè non è davanti ad un bivio dove deve decidere se seguire la medicina tradizionale oppure l’omeopatia, ma può tranquillamente farle entrambe contemporaneamente.
In genere succede che dopo un pò, visti i differenti risultati ottenuti con l’omeopatia, il paziente stesso riduce, fino ad eliminare, la terapia tradizionale.
La gravidanza è il momento migliore per iniziare l’omeopatia, ed è anche quello dove si vedono i migliori risultati: ci sono milioni di cellule che si stanno differenziando e moltiplicando, e l’omeopatia, agendo sulle “scelte biologiche” delle varie cellule, seleziona da subito le scelte biologiche migliori per quelle cellule.
Mamme che avevano già uno o due figli, ed in seguito hanno un altro figlio nato con l’omeopatia in gravidanza, notano enormi differenze, tra l’ultimo nato ed i precedenti, sopratutto in merito alla maggiore resistenza verso le malattie.
Per gli stessi motivi di sopra, con l’omeopatia durante l’allattamento, indirizziamo da subito le cellule del nascituro verso le migliori “scelte biologiche” possibili.
Il rimedio si può dare direttamante al bambino, oppure alla madre che, assumendolo per bocca, glielo trasferirà attraverso il latte.
In genere 2 mesi, alla fine dei quali si fa una visita di controllo, (i primi segni di miglioramento devono comunque vedersi entro le prime 2 settimane), durante la quale si deciderà se proseguire le visite ogni 2 mesi, oppure ogni 6 mesi, o ogni 12 mesi, o non ne sono più necessarie.
In genere una volta al giorno; nei momenti iniziali di aggravamento omeopatico (in genere le prime 2 settimane), spesso si sospende, per cui neanche una volta al giorno; nei momenti di peggioramento della malattia, si può prendere invece anche 5-6 volte al giorno, oppure si può semplicemente tenere il flaconcino a contatto con la pelle per qualche ora (tipo cerotto medicato a lento rilascio), l’omeopatia è costituita da onde elettromagnetiche, per cui il vetro del flacone conduce, la pelle conduce, ed il segnale arriva lo stesso anche attraverso la pelle.
No, si può prendere in qualsiasi momento della giornata, l’importante è che si assumano sempre lontano dal cibo, e si può anche cambiare orario tra un giorno e l’altro.
Nulla, si riprende regolarmente l’indomani.
Assolutamente nulla: può capitare che in famiglia, ci si scambia per sbaglio il rimedio di uno, con quello di un’altro, o altri tipi di errori, o anche un rimedio prescritto sbagliato; in tutti questi casi è come sparare ad un bersaglio che non si colpisce, cioè non si va a stimolare nulla e non succede assolutamente nulla.
Come detto prima non esiste nessuna interferenza con la chemio, mentre la radioterapia, utilizzando forti frequenze, in parte annulla gli effetti dell’omeopatia, che in questo caso va fatta dopo diverse ore.
Importante sottolineare come anche la medicina tradizionale ha riconosciuto che in caso di chemio e/o radio, l’omeopatia riesce a mitigare i pesanti effetti collaterali di queste, ed è per questa ragione che è consigliata l’omeopatia a chi deve fare chemio e/o radio.
Come detto prima si possono somministrare rimedi a bambini di poche ore, così come a persone molto anziane.
Assolutamente no, l’importante è non prenderlo nell’ora precedente o seguente all’assunzione del rimedio.
Assolutamente no, anche se fare una dieta sana porta sempre a dei vantaggi.
Semplicemente al riparo dai raggi solari.
In farmacia, o in parafarmacie specializzate; non tutte le farmacie però, sono addentro alla commercializzazione dei rimedi omeopatici, per cui diffidare da chi prevede tempi di arrivo del rimedio superiore a 3 gg., o peggio ancora da chi dice che quel rimedio non esiste.
Questa è una domanda che mi viene posta spesso, io rispondo che il verbo credere si usa in altre circostanze: ad es. Gesù è morto e risorto, io non c’ero, ma ci “credo”; l’omeopatia è la medicina dell’evidenza, per cui anche se sono scettico (e lo è la maggior parte dei miei pazienti, quantomeno all’inizio), devo semplicemente osservare, con mente serena e libera da pregiudizi, quello che succede: se non succede nulla, dirò che non è successo nulla, se sono migliorato, dirò che sono migliorato e se sono guarito dirò che sono guarito.
L’omeopatia unicista costa pochissimo: un rimedio costa circa 15 euro, ed in casi particolari può arrivare a 20 euro ed un rimedio dura per tutta la vita.